Pubblicate le nuove istruzioni pratiche alle parti per le cause di fronte alla Corte di giustizia UE
Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale (serie L 41) del 14 febbraio scorso le nuove istruzioni pratiche alle parti per la proposizione dei ricorsi alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Le istruzioni non sostituiscono le disposizioni contenute nello Statuto e nel regolamento di procedura e si applicano a tutte le categorie di cause di cui è investita la Corte.
Sul solco delle recenti modifiche apportate al regolamento di procedura della Corte, la nuova versione si propone in particolare di sensibilizzare gli agenti e gli avvocati in merito ad alcune evoluzioni recenti legate, tra l’altro, alla tutela dei dati personali e al trattamento delle impugnazioni. Tra le novità introdotte si segnala il sistema di protezione dei dati personali che ha condotto la Corte a trattare, di norma, le cause pregiudiziali in forma anonima. I rappresentanti delle parti sono invitati a rispettare pienamente, nelle loro memorie e osservazioni scritte, l’anonimato concesso dal giudice del rinvio o dalla Corte, nell’ambito di un procedimento pregiudiziale, o, quando si tratta di impugnazioni, dal Tribunale. Per quanto riguarda segnatamente le impugnazioni proposte avverso le decisioni del Tribunale, le nuove istruzioni pratiche alle parti richiamano, per un verso, la natura propria delle impugnazioni (come gravami di legittimità che non dovrebbero, in linea di principio, menzionare elementi segreti o riservati) e, per altro, la necessità di allegare al ricorso una domanda di previa ammissione dell’impugnazione qualora la decisione impugnata abbia a oggetto la decisione di una commissione di ricorso dell’OHIM, dell’CPVO, dell’ECHA, o dell’EASA. Infine, il nuovo testo sottolinea l’importanza dell’osservanza delle prescrizioni formali relative agli atti processuali, come quelle legate alla lunghezza delle memorie e delle osservazioni scritte (ad es. le osservazioni scritte depositate in una causa pregiudiziale non devono superare le 20 pagine, mentre il ricorso di impugnazione non deve essere più lungo di 25 pagine), nonché l’utilità di una trasmissione sistematica di tali atti mediante l’applicazione e-Curia.